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Conclusa la sesta edizione del Pentedattilo Film Festival

20/09/2011 | News
Conclusa la sesta edizione del Pentedattilo Film Festival

Si è conclusa la VI edizione del Pentedattilo Film Festival, Festival di cortometraggi tenutosi ormai come ogni anno nel borgo suggestivo e disabitato di Pentedattilo, in provincia di Reggio Calabria.
La giuria di Territorio in movimento ha voluto, principalmente, segnalare l’alto livello complessivo dei cortometraggi. E, a tal proposito, ha segnalato con una menzione speciale, il film Silent river (Germania) di Anca Miruna Lazarescu, un’opera in grado di raccontare con originalità il dramma della fuga dagli ex paesi comunisti, facendone metafora di una condizione umana comune a tutti i fuggitivi di ogni tempo e continente. La giuria della sezione Corto Donna composta da Bruno Roberti, Maria Milasi e Andrea Iacono ha assegnato un premio ex aequo: “I due film sono accomunati dall’espressione emozionale di due solitudini femminili immerse nella memoria e nel sentimento” recita il verdetto. I film sono Mi hatice (Turchia) di Denis D. Metin, “Per la tensione visiva e la silenziosa commozione con cui si racconta, con pure soluzioni filmiche, la muta ostinazione di una donna ferita dalla vita, ma non sconfitta” e Isolda (Ucraina) di Kateryna Kucher, “Per l’atmosfera delicata e misteriosa che avvolge, tra passato e presente, l’incontro di una donna al crepuscolo della propria esistenza, e l’enigmatica apparizione di una bambina che racchiude in sé il segreto del tempo”. Il grande grado di qualità ha inoltre spinto la giuria a conferire la segnalazione al film italiano Biondina di Laura Bispuri.
Ha vinto la sezione Corto Giovani il cortometraggio Zeitenfester (Germania) di Jimmy Grassiant. La giuria composta dagli studenti dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria ha dato la seguente motivazione: “Per l’intensità di sguardo e il profondo interesse verso un tema che non ci può non far riflettere”.
Infine la sezione Animazione: ha vinto il primo premio Junk (Inghilterra) di Kirk Hendry, “Sguardo cupo e burtoniano nel futuro – spiega la giuria composta da Domenico Loddo, Maurizio Spicuzza e Stefano Cacciaguerra – colpisce l’originalità dell’animazione, che con le sue reminiscenze gotiche sposta un passo più avanti le possibilità della computer animation”.
Due menzioni speciali: a Babel (Francia) di Hendrick Dusollier e a Daisy Cutter (Spagna) di Eriche Garcia e Rubèn Salazar.

 


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